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FISCO: COMMERCIALISTI MILANO, ‘QUOZIENTE FAMILIARE STRUMENTO A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE NUMEROSE’


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FISCO: COMMERCIALISTI MILANO, ‘QUOZIENTE FAMILIARE STRUMENTO A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE NUMEROSE’

 

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Milano, 15 marzo 2025 – Nel 2025 entreranno in vigore il cuneo fiscale e il nuovo quoziente familiare. Si stima che oltre 16 milioni di famiglie con figli (ISTAT) ne beneficeranno, poiché le detrazioni fiscali aumenteranno in proporzione al numero di figli a carico.

In concreto, il “meccanismo del quoziente familiare” introdotto dall’ultima Legge Finanziaria, prevede un tetto massimo di €8.000 alle detrazioni fiscali sino ad €96.000 di spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie. Ma tale tetto si abbassa del -50% (quindi diviene €4.000) per i single senza figli che presentino redditi annui oltre 100 mila euro.

Qualora si abbia 1 solo figlio a carico la detrazione fiscale si riduce del 30%.

Con 2 figli a carico si riduce del -15%. Da 3 figli a carico la detrazione rimane invariata.

«Appare evidente la scelta politica del Governo di favorire le famiglie con figli minori, che sostengono costi più elevati per asili, scuole, attività sportive, cure mediche, abbigliamento e sostentamento – ha commentato Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milanoed è importante perché la platea di applicazione della norma è ampia, con circa 16 milioni di famiglie con figli, contro 98.000 single ad alto reddito».

I single senza figli, in questa logica di ridistribuzione delle risorse, pagheranno più tasse, detraendo meno spese.

La Legge di Bilancio 2025 prevede infatti una riduzione delle detrazioni fiscali per chi guadagna più di 75.000 euro l’anno, con il taglio più significativo per i single con redditi superiori ai 100.000 euro. Le spese detraibili, come quelle per le ristrutturazioni, non saranno più uguali per tutti.

«In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, garantire un trattamento fiscale più vantaggioso alle famiglie numerose, che affrontano spese maggiori rispetto ai nuclei familiari più piccoli, è in linea con le politiche di contrasto alla crisi di natalità che viviamo in Italia ed è una misura già adottata in molti Paesi europei, come la Francia», ha concluso la presidente Marcella Caradonna.

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