A Courmayeur le proposte per ‘esportare la Valle d’Aosta’ – La Prima Linea


Sarà ancora il Centro congressi del Relais Mont-Blanc&Spa di Courmayeur ad accogliere la seconda edizione del Forum Italiano dell’Export, “momento di alto profilo dedicato alla promozione del Made in Italy e alle strategie di crescita sui mercati internazionali”; spiega il presidente del Forum, Lorenzo Zunino.

“Questo appuntamento, anche quest’anno ospitato presso la straordinaria cornice del Relais – prosegue Zunino – nasce dalla volontà di riunire istituzioni, imprenditori e professionisti in un dialogo concreto sui temi del Made in italy. Credo fermamente che il futuro dell’Italia passi anche dalla nostra capacità di valorizzare il territorio, le eccellenze imprenditoriali e le competenze specialistiche di cui disponiamo, creando sinergie durature e proficue. Quest’anno, il focus del Forum ‘Natura, Cultura e Ospitalità: Esportare la Valle d’Aosta’ vuole evidenziare come questa regione, con il suo straordinario patrimonio paesaggistico e culturale, possa rappresentare un esempio virtuoso di promozione integrata. La Valle d’Aosta, con le sue montagne iconiche e una tradizione enogastronomica e turistica di altissimo livello, ha tutte le potenzialità per affermarsi come meta internazionale non soltanto nei periodi di alta stagione, ma durante tutto l’anno, puntando sulla destagionalizzazione e su offerte turistiche innovative e tematiche”.

Un parterre di ospiti “di assoluto rilievo – afferma il presidente del Forum – arricchisce questa seconda edizione, portando testimonianze e idee nuove: dai rappresentanti delle istituzioni regionali, come il Presidente della Giunta regionale, Renzo Testolin e il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota ai vertici delle associazioni di categoria e delle organizzazioni professionali, oltre a imprenditori di altissimo profilo internazionale come Teodorani Fabbri – figlio di Maria Sole Agnelli, Matteo Marzotto, Roberto Costa, Riccardo Maria Monti, il Ministro del Turismo della Repubblica di San Marino Pedini Amati; e ancora l’onorevole Fabrizio Sala, il VicePresidente di Federalberghi, Alessandro Cavaliere, la presidente del Museo Egizio Evelina Christillin, solo per citarne alcuni. La loro presenza testimonia la volontà di costruire un progetto corale in cui pubblico e privato uniscano le forze per delineare un percorso condiviso di crescita internazionale”.

Al centro dei lavori ci saranno diversi tavoli e interventi volti a favorire il confronto su aspetti cruciali: dall’internazionalizzazione delle imprese locali ai processi di finanziamento per l’export, dalle tecniche di promozione dei prodotti enogastronomici fino alle strategie per ampliare l’offerta turistica e culturale. Particolare rilevanza verrà data alle best practice già sperimentate in ambito alpino e montano, come le attività volte a diversificare i flussi turistici, sviluppare sinergie con operatori internazionali e rafforzare le competenze manageriali delle aziende del territorio”.

“Il Forum Italiano dell’Export intende ancora una volta dimostrare – sottolinea Zunino –  che l’export non è un fenomeno riservato soltanto a grandi realtà industriali: anche le piccole e medie imprese, se adeguatamente sostenute e coordinate, possono trovare spazio sui mercati stranieri, promuovendo prodotti e servizi di alta qualità. In tale prospettiva, la collaborazione e la sinergia con gli ordini professionali, le associazioni di categoria, il sistema bancario e le istituzioni è fondamentale per garantire che ogni iniziativa abbia un impatto duraturo. Per me, come imprenditore impegnato a portare avanti il valore del Made in Italy nel mondo, questa seconda edizione a Courmayeur è una tappa importante. Sono convinto che, grazie all’impegno di ognuno, potremo consolidare un network in grado di valorizzare i nostri territori e le competenze che rendono unica l’Italia. Il mio auspicio è che da qui possano nascere idee nuove, progetti collaborativi e piani di sviluppo in grado di contribuire significativamente alla promozione del patrimonio culturale, naturale e imprenditoriale della Valle d’Aosta, e che queste esperienze possano poi essere replicate in altri contesti regionali con eguale successo”.





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