Roma – Dazi, il settore produttivo incontra Meloni per individuare problemi e trovare soluzioni. VIDEOINTERVISTE a Gamberini, Gardini, Prandini, Fini, Gambuzza
Il Governo ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi i rappresentanti delle categorie produttive per un confronto sul tema dei dazi recentemente introdotti dagli Stati Uniti. Agli incontri, convocati e presieduti dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, hanno partecipato, per il Governo, i Vicepresidenti del Consiglio, Antonio Tajani e Matteo Salvini (in videocollegamento), i Ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Tommaso Foti, Francesco Lollobrigida e i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.
Questo è il primo di una serie di incontri volti a raccogliere – da parte del governo – le istanze del tessuto produttivo, ‘fotogragare’ la situazione post dazi, individuare i problemi e trovare le soluzioni.
DAZI, SIMONE GAMBERINI, PRESIDENTE LEGACOOP
“Abbiamo già oggi le nostre imprese cooperative, specie quelle del sistema agroalimentare che vivono le difficoltà dei dazi. Questo ancora prima della loro applicazione, gli importatori hanno bloccato gli ordini per 90-120 giorni e abbiano molte merci ferme in magazzino, gia arrivate nei porti americani. Abbiamo bisogno di garantire a queste imprese che ci saranno misure compensative sia nell’immediato che nel lungo periodo. Questo sia attraverso la costituzione di fondi di garanzia specifici sia pensando ad ammortizzatori sociali dedicate alle imprese esportatrici.
Così Simone Gamberini, presidente Legacoop a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema dazi.
Non possiamo ancora valutare gli effetti complessivi dell’attuazione dei dazi, occorre però che il governo metta in campo quelle azioni che ci consentano di rispondere ai problemi delle imprese.”
DAZI, MAURIZIO GARDINI, PRESIDENTE CONFCOOPERATIVE
“Ci aspettiamo misure nazionali su alcuni temi, come il costo del lavoro, il costo dell’energia, la burocrazia. E poi c’è anche il costo del denaro perché potrebbe essere l’effetto indiretto. La situazione è pesante ma non disperiamo però, siamo convinti che la situazione vada affrontata insieme in Europa. Le imprese non mollano e vogliono fare la propria parte.”
Così Maurizio Gardini, presidente Confcooperative, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema dazi.
Nessuno oggi è in grado di prevedere quello che sarà il reale danno dei dazi. Per quanto riguarda le nostre cooperative abbiamo stimato in 400 milioni il danno solo nel settore vitivinicolo. Sicuramente un impatto considerevole.”
DAZI, ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE COLDIRETTI
“Incontro positivo su alcune proposte che abbiamo portato sul tavolo, oltre le risorse che potranno essere rimodulate dal Pnrr. Ma c’è anche la richiesta di avere più risorse a livello europeo da poter usare nei settori produttivi, una semplificazione amministrativa su tutte le norme burocratiche. Inoltre i grandi investimenti sui mercati emergenti ed anche su quello Usa, perché mai come in questo momento dobbiamo investire per promuovere le nostre eccellenze.”
Così Ettore Prandini, presidente Coldiretti, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema dazi.
“Qualsiasi risorsa ci sia a disposizione noi abbiamo chiesto venga modulata in base alle percentuali che ogni settore ha sulle esportazioni, quindi mettendo al centro l’importanza dell’agroalimentare italiani sul mercato Usa.
L’interlocuzione proseguirà nei prossimi mesi coi ministri competenti e soprattutto ci sarà un nuovo incontro col presidente Meloni per capire gli sviluppi degli sforzi italiani ed europei.
Una delle nostre proposte è che su alcune filiere produttive ci sia l’abbattimento totale dei dazi da parte Usa e Ue, sempre basandoci sul principio di reciprocità.”
DAZI, CRISTIANO FINI, PRESIDENTE CIA
“Occorre mettere in piedi una strategia su tre piani. Primo punto aprire una negoziazione con gli Usa per cercare di azzerare questi dazi e trovare un accordo commerciale. Al secondo punto occorre a livello europeo maggiore flessibilità negli interventi e abbiamo proposto la rimodulazione del Pnrr. E sul Pnrr bisognerà intervenire per cercare di dare maggiore respiro alle aziende.”
Così il presidente di Cia, Cristiano Fini, a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema dazi.
“Poi occorre semplificazione burocratica a livello europeo, oltre ad intervenire sul tema dei costi dell’energia. Infine occorre prevedere a livello Ue un fondo rischi da utilizzare solo qualora ci fossero condizioni estremamente sfavorevoli per gli imprenditori agricoli a livello nazionale. Serve una risposta europea ma l’Italia deve essere capofila perché siamo il paese più importante in campo agroalimentare.”
DAZI, SANDRO GAMBUZZA, VICEPRESIDENTE CONFAGRICOLTURA
“È andata bene, abbiamo condiviso il progetto del governo sia sul metodo di negoziazione che è quello a livello europeo e col governo italiano che avrà un ruolo. Non possiamo perdere il mercato americano sull’agroalimentare che va difeso a tutti i costi ed anzi va rilanciata la promozione negli Usa. I rischi ci sono, penso all’immissione nel mercato interno di prodotti da quei paesi che hanno avuto dazi altissimi come la Cina.”
Così il Vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza a margine dell’incontro a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul tema dazi.
Bene tutta la questione sulla rimodulazione nel Next Generation Eu e di alcuni fondi coesione. Nell’immediato abbiamo ribadito la necessità di creare una protezione che metta a riparo le imprese, perché temiamo che il negoziato durerà a lungo.”
Dazi, Fini (Cia) da Meloni: occorre risposta Ue ma Italia sia capofila. VIDEOINTERVISTA
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