In occasione della sua visita in Trentino Alto Adige per la campagna elettorale di Forza Italia in vista delle comunali del 4 maggio, la ministra Anna Maria Bernini ha lodato il modello virtuoso di integrazione tra università, ricerca e imprese che caratterizza la Libera Università di Bolzano e il Noi Techpark. Secondo Bernini, queste realtà hanno anticipato gli obiettivi chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dimostrando come la contaminazione tra competenze sia la strada da seguire per il futuro.
Un modello di innovazione che fa scuola
Nel corso della sua visita al Noi Techpark di Bolzano, Bernini ha sottolineato l’importanza del collegamento tra ateneo, centri di ricerca e imprese locali, definendolo “molto forte e prospettico”. In particolare, il focus si è concentrato su biotecnologie, Health Care e food management, settori considerati strategici per la crescita e la competitività a livello internazionale.
La ministra ha evidenziato come oggi non esistano più conoscenze settoriali isolate, ma una crescente necessità di competenze trasversali: “Non esiste più ingegneria da sola, chimica da sola, medicina da sola. Abbiamo il bioeticista, il filosofo dell’intelligenza artificiale, il medico ingegnere”. Questo approccio interdisciplinare, ha sottolineato, è la nuova frontiera che il Polo tecnologico di Bolzano e l’Università locale stanno già esplorando con successo.
Impegno per l’housing sociale e il rientro dei ricercatori
Durante la tappa a Confindustria Trento, Bernini ha anche ribadito l’impegno del governo Meloni per l’housing sociale destinato agli studenti e ai ricercatori. Ha ricordato il programma di cofinanziamento al 70% per la realizzazione di nuovi studentati universitari, volto a rendere più accessibile l’alloggio per chi sceglie di studiare e lavorare in Italia.
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