Nel panorama delle iniziative volte a promuovere una transizione ecologica efficace e a rafforzare la competitività del sistema produttivo nazionale, il Contratto di Sviluppo – Net Zero emerge come uno strumento agevolativo di primaria importanza.
Promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito operativamente da Invitalia, questo incentivo si focalizza sul sostegno a investimenti strategici finalizzati al potenziamento delle catene di produzione dei dispositivi indispensabili per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | Beneficiari
Il Contratto di Sviluppo – Net Zero si rivolge a un ampio ventaglio di imprese, offrendo un’opportunità sia a singole aziende che a raggruppamenti di imprese. Nello specifico:
- le imprese che presentano programmi di sviluppo industriale focalizzati sull’incremento della produzione o sul miglioramento dei processi;
- le imprese che propongono programmi di sviluppo per la tutela ambientale, orientati alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive;
- le imprese che integrano nei loro piani progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati alla creazione di nuove tecnologie o al miglioramento di quelle esistenti nel settore della transizione ecologica.
Un aspetto particolarmente rilevante è che lo sportello per la presentazione delle domande è aperto non solo a nuove istanze di Contratto di sviluppo, ma anche a domande già precedentemente inoltrate a Invitalia il cui iter agevolativo risultava sospeso a causa dell’esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Questa previsione offre una seconda chance a progetti validi che non avevano potuto essere finanziati in precedenza.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | Linee di Finanziamento e Spese Ammissibili
Il Contratto di Sviluppo – Net Zero finanzia progetti che mirano a stimolare la realizzazione di iniziative concrete finalizzate all’incremento della capacità produttiva nazionale nel settore delle tecnologie chiave per la sostenibilità ambientale. L’obiettivo primario è favorire lo sviluppo di dispositivi e componenti strategici per la transizione ecologica, contribuendo così alla competitività e alla crescita del settore industriale.
I progetti ammissibili devono riguardare uno dei seguenti ambiti:
- Nuova unità produttiva
- Ampliamento della capacità produttiva
- Riconversione dell’attività (diversificazione ATECO)
- Ristrutturazione dell’unità produttiva: cambiamento fondamentale o notevole miglioramento
Le tecnologie al centro dell’agevolazione comprendono:
- Batterie per l’accumulo di energia
- Pannelli solari per la produzione di energia fotovoltaica
- Turbine eoliche per la generazione di energia dal vento
- Pompe di calore per la climatizzazione efficiente
- Elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde
- Dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS)
Inoltre, l’ambito di intervento del Contratto di Sviluppo – Net Zero non si limita alla produzione dei dispositivi finiti, ma include anche il sostegno a:
- La fabbricazione di componenti chiave, come dettagliato nell’Allegato n. 1 al decreto direttoriale del 14 giugno 2024, e la produzione di macchinari e attrezzature utilizzati nella realizzazione dei dispositivi per la transizione ecologica.
- Il recupero delle materie prime critiche, elencate nell’Allegato n. 2 del decreto, indispensabili per la produzione sia dei dispositivi che dei loro componenti fondamentali.
Sono finanziabili esclusivamente progetti con costi ammissibili di almeno 20 milioni di euro, che mirano ad aumentare la capacità produttiva o di recupero rispetto a quella esistente. I progetti devono rispondere a un requisito fondamentale: generare un incremento tangibile nella capacità produttiva, garantendo così un avanzamento significativo rispetto alle strutture e capacità già presenti.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | Agevolazioni e Tipologie di Finanziamento
Il sostegno finanziario previsto dal Contratto di Sviluppo – Net Zero si articola attraverso diverse forme di agevolazione, pensate per rispondere alle specifiche esigenze dei progetti e delle imprese:
- Contributi a fondo perduto
- Finanziamenti agevolati
- Contributi diretti alla spesa
Le percentuali di agevolazione variano in funzione della dimensione dell’impresa beneficiaria e della localizzazione geografica dell’investimento, con una maggiore intensità di aiuto prevista per le piccole e medie imprese e per i progetti localizzati nelle regioni del Mezzogiorno.
I progetti che includono attività di ricerca e sviluppo possono beneficiare di percentuali di contributo a fondo perduto più elevate.
È importante sottolineare che almeno il 25% delle coperture deve essere costituito da fondi propri.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | Risorse disponibili
Le risorse complessivamente stanziate per il Contratto di Sviluppo – Net Zero ammontano a circa 1.739 milioni di euro. Le risorse sono suddivise come segue:
- 1.225 milioni di euro per l’efficienza energetica, la produzione rinnovabile per l’autoconsumo e la trasformazione sostenibile del processo produttivo.
- 513,7 milioni di euro per lo sviluppo di una leadership internazionale nel campo delle rinnovabili e delle batterie, con particolare attenzione alla ricerca e innovazione.
- 308.620.842 euro sono destinati specificamente allo sviluppo delle tecnologie fotovoltaica ed eolica.
- 205.149.313 euro sono riservati al potenziamento del settore delle batterie, un settore strategico per la transizione energetica.
Un aspetto fondamentale del piano è la destinazione geografica delle risorse: almeno il 40% del budget complessivo è riservato al finanziamento di progetti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), in linea con gli obiettivi di coesione territoriale previsti dal PNRR. Questo approccio mira a ridurre le disuguaglianze regionali, stimolando lo sviluppo economico e la competitività nelle aree del Sud Italia.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | Termini di presentazione delle domande
Le domande devono essere presentate in via telematica, con termine per la conclusione delle attività istruttorie fissato per il 30 giugno 2026. Tuttavia, per le domande che richiedono l’applicazione della sezione 2.8 del quadro temporaneo, la valutazione deve essere completata entro il 31 dicembre 2025.
Per accedere, le imprese devono essere in possesso di:
- Identità digitale (SPID, CNS, CIE)
- Firma digitale e PEC
I progetti devono rispettare tutti i requisiti del PNRR, compreso il principio DNSH (Do No Significant Harm), che implica l’adozione di pratiche sostenibili per evitare danni significativi all’ambiente. Inoltre, le imprese devono garantire il divieto di doppio finanziamento e l’assenza di conflitti con altre forme di sostegno pubblico.
Contratto di Sviluppo – Net Zero | I servizi di Certimac
Certimac, in qualità di Organismo di Ricerca e Certificazione fondato e partecipato da ENEA e CNR, si propone come partner strategico per le imprese che intendono avvalersi delle opportunità offerte dal Contratto di Sviluppo – Net Zero. La sua expertise si concretizza in un supporto qualificato in diverse aree cruciali:
Certimac offre supporto qualificato per lo sviluppo di progetti legati alla transizione ecologica ed energetica, in particolare nei contesti produttivi e industriali. L’expertise tecnica e scientifica del team consente di accompagnare le imprese nella progettazione di soluzioni mirate all’efficienza energetica, alla riduzione dei consumi e all’integrazione di fonti rinnovabili per l’autoconsumo.
Grazie alla sua esperienza nei processi di innovazione sostenibile, Certimac supporta anche la definizione di strategie per il recupero e il riciclo delle materie prime critiche, contribuendo così alla chiusura del ciclo produttivo e all’adozione di modelli industriali più circolari e resilienti.
Certimac affianca le imprese nella definizione, strutturazione e implementazione di progetti di ricerca e sviluppo ad alto contenuto innovativo, in linea con gli obiettivi del bando e con particolare attenzione alle tecnologie per la transizione ecologica.
L’attività di supporto comprende la consulenza specialistica per la redazione e la gestione tecnica e amministrativa dei progetti, assicurando la coerenza con i criteri richiesti per l’accesso alle agevolazioni. L’esperienza maturata nel settore consente di valorizzare il potenziale innovativo delle iniziative, facilitando la loro ammissibilità e l’efficace realizzazione.
Un adempimento imprescindibile per l’ottenimento delle agevolazioni è la dimostrazione della conformità al principio Do No Significant Harm (DNSH). Certimac fornisce l’assistenza necessaria per l’ottenimento della certificazione DNSH, guidando le imprese nella predisposizione della documentazione e delle analisi necessarie per attestare la piena compatibilità ambientale dei loro progetti.
Grazie alla competenza e all’esperienza di Certimac, le imprese possono affrontare con maggiore sicurezza e professionalità il processo di richiesta degli incentivi, ottimizzando la documentazione tecnica e strategica e massimizzando così le proprie chance di successo.
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