Ecco tutti i dettagli su come funziona il bonus tende da sole nel 2025, a chi spetta e come richiederlo
Ma a chi si rivolge questa misura?
In primo luogo, tale agevolazione è destinata sia ai privati che alle aziende e consiste in una detrazione IRPEF o IRES, a seconda, appunto, del soggetto richiedente.
Se si richiede il bonus tende da sole nel 2025 nell’ambito di interventi di riqualificazione energetica, cioè come Ecobonus, la Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 54-56) ha stabilito che la detrazione ammessa è pari al:
- 50% delle spese fino a 60.000 euro per unità immobiliare, con una somma massima detraibile di 30.000 euro (50% di 60.000 euro) nel caso in cui l’acquisto e la posa in opera della tenda avvengano in una prima abitazione;
- 36% delle spese fino a 60.000 euro per unità immobiliare, con una somma massima detraibile di 30.000 euro (50% di 60.000 euro) nel caso in cui l’acquisto e la posa in opera della tenda avvengano nelle seconde case.
Si tenga poi presente che, dal 2026, le aliquote diminuiranno, scendendo al 36% per la prima casa e al 30% per le altre abitazioni; dal 2028, invece, si passerà all’aliquota unica al 30% per tutti gli immobili.
Tra i dispositivi rientranti nel bonus vi sono:
- tende da sole a telo avvolgibile;
- tende a rullo;
- tende a lamelle orientabili (veneziane);
- tende frangisole a copertura di pergole agganciate all’abitazione.
Come si anticipava, l’agevolazione è destinata a privati e aziende. In particolare, possono usufruirne i seguenti soggetti:
- proprietari e nudi proprietari;
- titolari di diritto di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- locatari o comodatari, con il consenso del legittimo proprietario;
- soci di cooperative sia divise che indivise;
- imprenditori individuali e soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali.
Per quanto riguarda i requisiti, il bonus può essere concesso solo nel caso di edifici già esistenti e regolarmente accatastati alla data di inizio dei lavori, nonché in regola con il pagamento di eventuali tributi. L’agevolazione si applica sia nel caso di immobili residenziali che non residenziali, includendo abitazioni private, condomini e strutture ricettive.
Per quanto riguarda le schermature, invece, si evidenzia che:
- le tende da sole devono essere installate con un orientamento che massimizza l’efficacia della schermatura solare, tipicamente a sud, est, ovest, sud-est o sud-ovest e non sono ammessi incentivi per tende orientate a nord, nord-est e nord-ovest;
- le schermature devono contribuire al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio.
Ma come richiedere il bonus?
Per poter accedere alla detrazione fiscale, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, il beneficiario deve trasmettere all’ENEA la scheda descrittiva dell’intervento, che include i dati dell’immobile, le caratteristiche tecniche delle tende installate e una dichiarazione relativa al risparmio energetico ottenuto.
Per ottenere questa agevolazione fiscale è necessario conservare i documenti che attestino i lavori svolti. In pratica, bisogna conservare:
- la stampa della scheda descrittiva dell’intervento con il codice CPID;
- un’asseverazione di un tecnico abilitato;
- schede tecniche dei componenti e marcatura CE, con relative dichiarazioni di prestazione;
- le fatture delle spese sostenute e le ricevute dei bonifici: per ottenere il bonus tende da sole è, infatti, necessario che gli interventi siano stati pagati utilizzando metodi tracciabili;
- la delibera assembleare di approvazione dei lavori, se in condominio.
Una volta effettuati i lavori, è necessario comunicarne all’ENEA lo svolgimento.
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