Il Piemonte si conferma tra le regioni più virtuose nella gestione dei fondi europei. È quanto emerso oggi pomeriggio durante l’incontro al Grattacielo Piemonte tra il presidente della Regione, Alberto Cirio, e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la coesione e le riforme, Raffaele Fitto, accompagnato dalla giunta regionale.
Il vertice ha rappresentato l’occasione per fare il punto sull’avanzamento della spesa dei fondi FESR e FSE, relativi sia alla programmazione 2014-2020, ormai in fase di chiusura, sia a quella in corso per il settennio 2021-2027.
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Durante la riunione, Cirio ha illustrato i risultati ottenuti negli ultimi anni: con il FESR sono state coinvolte oltre 20mila imprese, creando più di 620 nuovi posti di lavoro in ricerca e sviluppo e attivando oltre 800 collaborazioni con istituti di ricerca. Sul fronte ambientale, gli interventi per il risparmio energetico negli edifici pubblici hanno portato a un taglio di oltre 10 milioni di kilowatt-ora l’anno e alla riduzione di quasi 100 mila tonnellate di CO2 , grazie anche alla sostituzione di circa 10mila punti luce.
Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo (FSE), sono stati oltre 670mila i partecipanti coinvolti nelle iniziative del settennato, con una significativa incidenza di giovani (72%).
Guardando alla nuova programmazione 2021-2027, il Piemonte dispone di 1,5 miliardi di euro per il FESR e 1,3 miliardi per il FSE. Dati alla mano, sono già stati spesi 216 dei 218 milioni di euro richiesti per il primo e 165,8 dei 179 milioni previsti per il secondo programma.
Durante l’incontro, si è discusso anche delle opportunità legate alla revisione di medio termine dei programmi europei, che consentirà di riprogrammare parte delle risorse su cinque nuove priorità strategiche: competitività, energia, casa, acqua e difesa. Fondi che, come evidenziato da Cirio, non richiedono cofinanziamento regionale, liberando così risorse da destinare ad altri investimenti.
“Per quanto riguarda i fondi della coesione, le performance della Regione Piemonte sono assolutamente positive – ha spiegato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto –. Oggi abbiamo avuto la possibilità di entrare nel merito di alcuni aspetti legati al ruolo che le regioni hanno nell’ambito dell’utilizzo delle risorse della coesione. Alcune settimane fa, ho presentato alla Commissione Europea una proposta di modifica legislativa che consente la revisione degli attuali programmi, adeguandoli alle esigenze attuali, e introducendo cinque nuove priorità: casa, acqua, energia, difesa e competitività“.
“L’incontro di oggi è stato molto utile, abbiamo potuto analizzare lo stato di attuazione dei fondi della coesione e dimostrare, ancora una volta, quanto il Piemonte sia tra le prime regioni d’Italia per capacità di spesa – ha commentato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio –. Siamo già al 99% dell’obiettivo fissato dalla Commissione per il Fesr e al 93% per il Fse, in vista della scadenza del 31 dicembre 2025“.
Tra i risultati positivi presentati anche quelli legati al PNRR, in particolare nell’ambito dell’apprendistato duale e del Programma GOL, finalizzato alla riqualificazione dei lavoratori in crisi. “Tutti segnali – ha concluso Cirio – che testimoniano la solidità del nostro sistema e la capacità del Piemonte di cogliere le opportunità offerte dall’Europa“.
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