sicurezza, efficienza e innovazione per la città del futuro


Analizzare in pochi minuti ciò che prima richiedeva ore, individuare con precisione un veicolo sospetto, riconoscere un comportamento anomalo o identificare un volto nelle riprese delle videocamere cittadine: è questa la rivoluzione in atto nel Comune di Gualdo Tadino grazie all’adozione di un sistema di videosorveglianza basato sull’ intelligenza artificiale. Un cambiamento concreto e tangibile, presentato ufficialmente giovedì 10 aprile nella Sala Giunta del Municipio, che proietta la cittadina umbra tra i Comuni più all’avanguardia nella sicurezza urbana e nella digitalizzazione pubblica.

Il progetto è stato reso possibile dall’adozione della piattaforma Milestone, un software di analisi video intelligente che gestisce in modo centralizzato oltre 90 telecamere già operative sul territorio comunale. Il sistema consente una visione in diretta da postazione centrale e, soprattutto, un’analisi automatizzata delle immagini tramite algoritmi avanzati di intelligenza artificiale.

Questi strumenti sono in grado di rilevare in tempo reale anomalie, infrazioni e comportamenti sospetti, offrendo un prezioso supporto non solo per la prevenzione dei reati, ma anche per le indagini della polizia giudiziaria.

“È un passo avanti fondamentale per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco Massimiliano Presciutti – e lo facciamo senza tagliare posti di lavoro, anzi. Siamo in procinto di aumentare la pianta organica.” Una dichiarazione che risponde anche, in modo indiretto, alle osservazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che aveva recentemente citato Gualdo Tadino come esempio nella sperimentazione di un avatar digitale per l’assistenza a cittadini e turisti.

PNRR, fondi europei e zero licenziamenti

Il sistema di videosorveglianza è stato finanziato con 24.000 euro di fondi PNRR, grazie a risparmi precedenti dell’Ente destinati proprio alla digitalizzazione dei servizi pubblici. Il progetto dimostra come l’innovazione possa essere sostenibile, efficiente e compatibile con il rafforzamento dell’occupazione, non la sua riduzione.

L’assessore alla transizione digitale, Giorgio Locchi, ha voluto chiarire: “L’intelligenza artificiale affianca, non sostituisce l’intelligenza umana. Nessun dipendente sarà sostituito, ma tutti saranno supportati per migliorare i servizi alla comunità.”

Una posizione chiara, che ribadisce la visione dell’Amministrazione: fare dell’innovazione una leva per la crescita e non per il taglio del personale.

Il nuovo sistema Milestone consente di raccogliere, organizzare e analizzare ore di video in pochi secondi, evidenziando con precisione:

  • Orari e posizioni in cui un determinato veicolo o persona è apparsa.

  • Caratteristiche fisiche per il riconoscimento automatico.

  • Infrazioni stradali, anche lievi, grazie ai lettori automatici di targhe.

I dati raccolti sono trasmessi tramite una rete in fibra ottica di proprietà del Comune, che garantisce velocità, stabilità e sicurezza informatica. Tutti i contenuti sono poi archiviati su un server dedicato, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di privacy e protezione dei dati.

Alla presentazione ufficiale del sistema hanno partecipato, oltre al sindaco e all’assessore Locchi:

  • Il Comandante della Polizia Locale Gianluca Bertoldi

  • La vicecomandante Emanuela Parlanti

  • Il Responsabile del Settore Amministrativo Francesco Luciani

  • Il Responsabile dell’Ufficio per la Transizione Digitale Salvatore Zenobi

  • I tecnici del Ced, Roberto Biagiotti e Marco Coldagelli

  • I tecnici della società SMAU-GFI, che ha curato lo sviluppo software.

Un lavoro di squadra, che dimostra come la digitalizzazione possa diventare davvero un processo condiviso, non solo imposto dall’alto. Tecnici, funzionari e forze dell’ordine hanno contribuito alla creazione di un sistema su misura per Gualdo Tadino, costruito sulle esigenze specifiche del territorio.

Nuove telecamere agli ingressi e seconda fase del progetto

Ma l’evoluzione del progetto non si ferma qui. Sono in fase di installazione nuove telecamere ad alta risoluzione agli ingressi della città, dotate di lettori automatici di targhe ad alta velocità. Questi dispositivi saranno in grado di:

  • Rilevare in tempo reale veicoli sospetti, rubati o segnalati.

  • Registrare infrazioni al Codice della Strada.

  • Inviare immediatamente gli alert alle forze dell’ordine.

Questa seconda fase del progetto sarà oggetto di una richiesta di finanziamento al Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di estendere ulteriormente la rete intelligente anche ai Comuni aderenti al Servizio Associato di Polizia Locale, creando una rete di sicurezza intercomunale che superi i confini amministrativi e migliori la cooperazione tra enti locali.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale a Gualdo Tadino non è un caso isolato, ma un esempio virtuoso di come i piccoli e medi Comuni possano diventare protagonisti della trasformazione digitale, senza attendere calate dall’alto o soluzioni preconfezionate.

La sfida è chiara: rendere l’innovazione una risorsa democratica, diffusa, al servizio di tutti i cittadini. E in questo senso, l’esperienza di Gualdo Tadino dimostra che è possibile fare digitalizzazione “dal basso”, coinvolgendo il personale interno, le imprese locali e i cittadini.

La vera forza del progetto gualdese sta nella sua concretezza. Non si tratta di tecnologia fine a se stessa, ma di strumenti capaci di migliorare la vita quotidiana, rendere più sicure le strade, più efficiente il lavoro degli agenti, più rapide le indagini. E lo fa senza licenziare, senza escludere, ma integrando e valorizzando il capitale umano già presente.

“Non abbiamo creato un Comune robotico ha scherzato il sindaco Presciutti – ma un Comune più vicino ai cittadini, più rapido nelle risposte, più efficace nel proteggere il territorio.” E in un’epoca in cui la digitalizzazione è spesso vissuta con timore, questo progetto rappresenta una risposta concreta e rassicurante.

Gualdo Tadino, una città che guarda avanti

Con questo progetto, Gualdo Tadino entra a pieno titolo nel novero delle città intelligenti italiane. Non una smart city fatta di slogan, ma una comunità che ha deciso di investire davvero nella tecnologia come strumento di benessere collettivo.

La sfida della sicurezza, della rapidità amministrativa, della protezione del territorio non si vince solo con più risorse o più uomini, ma anche – e forse soprattutto – con strumenti migliori. E se quei mezzi sono gestiti con lungimiranza, equilibrio e coinvolgimento, allora l’innovazione non fa paura: diventa alleata.

Gualdo Tadino l’ha capito, e ha acceso una luce sul futuro.



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