Imprese femminili, confronto Conflavoro-OFA Romania in Ambasciata


Le imprese femminili e giovanili, l’export e la digitalizzazione sono state le tematiche al centro dell’incontro istituzionale svoltosi oggi (11 aprile) presso l’Ambasciata di Romania a Roma, tra OFA (Organizatia Femeilor Antreprenor), l’Organizzazione delle donne imprenditrici della Romania, e Conflavoro.

Un confronto concreto e propositivo volto a costruire non soltanto ponti tra le imprese femminili italiane e romene, ma anche a rafforzare generalmente la cooperazione transnazionale a sostegno delle PMI dei rispettivi Paesi, condividendo esperienze e strumenti per affrontare con maggiore efficacia le sfide che oggi attraversano il tessuto produttivo europeo.

Le protagoniste dell’incontro

Conflavoro ha partecipato con Irene Botta, responsabile nazionale delle Relazioni istituzionali, Laura Baldi e l’avvocato Paola D’Agostino, rispettivamente presidente e segretario generale di Conflavoro Impresa Donna.

Della delegazione romena hanno fatto parte Mirabela Miron, presidente di OFA Romania e della Federazione per l’Innovazione e la Competitività Sostenibile nelle PMI, Ana-Maria Icătoiu, vicepresidente e responsabile delle politiche pubbliche e affari europei, ed Amalia Georgescu, vicepresidente per lo sviluppo e i partenariati strategici. A fare gli onori di casa, Iulia Schnecker, ministro consigliere per gli Affari Economici dell’Ambasciata di Romania in Italia.

Imprese femminili e giovanili

Il confronto ha toccato il tema dell’inclusione sociale, con un focus particolare sul sostegno alle imprese femminili e giovanili. È stato riconosciuto il valore aggiunto che la presenza attiva delle donne e dei giovani porta all’interno del sistema economico, in termini di visione, dinamismo e capacità di rigenerare i modelli organizzativi.

Si è parlato dei programmi italiani di mentoring e accompagnamento alla leadership femminile, nonché di strumenti di finanziamento e formazione pensati per sostenere nuove iniziative imprenditoriali. OFA Romania ha manifestato grande interesse per queste esperienze e ha proposto l’avvio di collaborazioni bilaterali anche su progetti europei dedicati all’inclusione, alla parità di genere e all’accesso al mondo dell’impresa.

Partnership tra le rispettive PMI

Tra i temi affrontati, oltre all’ampio focus sulle imprese femminili, anche l’accesso delle PMI ai mercati internazionali, una priorità condivisa per rafforzare la competitività e la capacità di espansione delle piccole e medie imprese, sia italiane che romene, facilitando i processi di internazionalizzazione, con un’attenzione particolare alla necessità di semplificare le normative commerciali e digitalizzare le procedure legate all’export.

Da entrambe le parti è emersa l’esigenza di fortificare la partnership tra le imprese dei due Paesi, immaginando una presenza congiunta su mercati terzi e un’azione coordinata per abbattere le barriere ancora esistenti negli scambi commerciali.

Un altro importante ambito di confronto è stato quello legato alla transizione verde e alla
sostenibilità economica delle PMI
. In linea con gli obiettivi europei e con le trasformazioni in atto
nel settore produttivo, si è parlato di come accompagnare le piccole imprese nel processo di efficientamento energetico e di adozione di tecnologie a basso impatto ambientale. La discussione si è poi spostata sul terreno dell’innovazione e della digitalizzazione, elementi ritenuti imprescindibili per la crescita e la resilienza delle imprese.

L’impegno di Conflavoro Impresa Donna

“È stato interessante uscire dalla realtà italiana – spiega Laura Baldi – confrontarsi con un Paese estero e rendersi conto di come ci sia una condivisione di valori e visioni comuni sul ruolo strategico della donna nel mondo del lavoro e delle imprese femminili nella società, ma anche di quanta strada ci sia da fare per raggiungere certi obiettivi”.

“Pensare di costruire una collaborazione tra Conflavoro e OFA Romania può contribuire fattivamente allo sviluppo di una politica europea comune e valorizzare anche i rispettivi percorsi interni, così da costruire una rete solida che metta al centro del dibattito competenze, talento e innovazione, chiavi per la crescita economica e sociale dei nostri rispettivi Paesi. Vogliamo essere protagoniste del cambiamento e lo possiamo fare insieme, con visione e concretezza”, conclude la presidente di Conflavoro Impresa Donna.





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