Istruzione: l’audizione dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario


31 Marzo 2025

Nella seduta congiunta delle commissioni Cultura ed Europa sono stati ascoltati il presidente Marco Del Medico e il direttore generale Enrico Carpitelli

Comunicato n. 0325

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Firenze – Il diritto allo studio universitario è un fiore all’occhiello della Toscana per il livello dei servizi offerti che vedono la regione ai primi posti in tutte le graduatorie a livello italiano. Nella seduta congiunta di lunedì 31 marzo della commissione Istruzione e cultura, presieduta da Cristina Giachi (Pd) con la commissione Europa, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd), i vertici dell’Ardsu, il presidente Marco Del Medico e il direttore generale Enrico Carpitelli, hanno fatto il punto della situazione sull’utilizzo dei fondi europei e sulle strategie di sviluppo del diritto allo studio.

“Come presidente della Commissione – le parole della presidente Cristina Giachi – sono soddisfatta di questo primo appuntamento con l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario nelle persone del presidente e del direttore per affrontare alcuni dei rilievi posti dagli studenti del Cravos nell’incontro della settimana passata. L’azienda si è dimostrata disponibile ad affrontare tutte le questioni, e a cercare soluzioni che consentano al diritto allo studio toscano di mantenere il primato e la qualità che gli sono da tutti riconosciuti. In particolare, si avrà a breve una ristrutturazione del sistema tariffario delle mense. Per quanto riguarda il bilancio previsionale, non è ancora arrivato nella commissione competente, pertanto l’approfondimento sulle previsioni pluriennali è rinviato alla discussione in commissione e nel frattempo la presidenza del diritto allo studio universitario fornirà gli elementi necessari alla valutazione. Continueremo pertanto nei lavori della Commissione il confronto con gli uffici, l’azienda e le componenti studentesche”.

“Questa è un’audizione che come commissione Europa – ha spiegato il presidente Francesco Gazzetti – rientra nel programma di approfondimento e lavoro che stiamo portando avanti in questi mesi. Nasce anche su proposta delle opposizioni e del vicepresidente Giovanni Galli e ci vede da tempo impegnati nell’ascolto delle realtà regionali che ricevono e utilizzano fondi europei. In questo ambito abbiamo concordato l’audizione congiunta con la commissione Istruzione e cultura e con la presidente Giachi che ringrazio della disponibilità. Per noi è stata molto interessante e attendiamo di ricevere tutti gli approfondimenti sugli elementi di interesse per la commissione Europa che sono emersi durante i lavori”.

Durante il suo intervento il presidente Marco Del Medico ha risposto a domande e richieste di chiarimento. Su uno dei temi più caldi le tariffe della ristorazione ha spiegato che “sono aumentate dopo 15 anni, con un incremento importante per chi ha un isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, da 90mila a 100mila euro”. “Il 15 aprile – ha annunciato – avremo una riunione del consiglio d’amministrazione in cui discuteremo l’introduzione di una tariffa calmierata a seconda della porzione e del tipo di somministrazione che sarà più bassa del pasto completo ora fissato a 8euro e 50, con un massimo di 9euro e novanta per gli studenti delle università americane convenzionate”.

Sulla mensa dell’Università di Siena il presidente Del Medico ha spiegato che “verrà venduto il fabbricato di via Bardini, che non è mai risultato idoneo al servizio, e in accordo con i rettori e il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani con il ricavato verranno acquistati i locali per una nuova mensa che verranno poi ristrutturati. Una vendita che avverrà attraverso un bando della regione”.

Sulla questione dei fondi prima di passare la parola al direttore generale Enrico Carpitelli, il presidente Del Medico ha chiarito che nella pianificazione fino al 2027 c’è un taglio di trasferimenti da parte del ministero, non ci saranno più i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma che dal ministero c’è una promessa che verranno trovati.

Il direttore Enrico Carpitelli ha spiegato che “il 2025 sarà l’ultimo anno con il trasferimento di fondi del Pnrr e che al momento mancano 18milioni di euro per il 2027 che salirebbero a 25milioni nel 2028”. “Stiamo discutendo i tagli dei servizi – ha aggiunto – ma confidiamo che questo ammanco venga coperto dallo Stato o dalla Regione. Sui borsisti dell’esercizio 2025 tutti coloro che hanno un contratto registrato avranno il contributo mensile, che è di 400euro, e che presto per l’Università di Siena si concluderà la convocazione di tutti gli idonei vincitori di posto alloggio, esaurendo per prima nella regione la graduatoria. Con le regole attuali e senza risorse nel bilancio pluriennale è previsto che potrebbero esserci 5mila studenti idonei e non beneficiari”.

Sull’operazione del partenariato pubblico-privato il direttore Carpitelli ha spiegato che “si tratta di un esperimento che verrà fatto su un terzo delle residenze, e ha l’obiettivo con un gestore unico per i servizi di portineria, pulizie, manutenzione e pulizie del verde di trovare risorse importanti per la certificazione della prevenzione degli incendi e della vulnerabilità sismica. Il gestore si accollerebbe infatti i costi che, solo per ottenere idoneità sulla vulnerabilità sismica sulle residenze, sono stimati complessivamente tra i 100 e i 150milioni di euro”. “Sul mancato accesso ai fondi pnnr da un miliardo e 200milioni di euro previsti per la residenzialità universitaria, il direttore Carpitelli ha aggiunto che l’Ardsu non era proprietaria di immobili non devoluti alla residenzialità per poter partecipare al bando. Ma che si valutano possibili operazioni da fare con privati”.

Nella seconda parte dell’audizione il direttore Carpitelli ha fatto il punto sull’utilizzo dei fondi europei. Un approfondimento chiesto dalla commissione Europa. “Noi – ha spiegato – siamo destinatari diretti di tre tipologie di fondi. Il contributo regionale, la tassa regionale degli studenti e il fondo integrativo statale che fino al 2025 è stato integrato dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Sui quattro macro interventi dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario Carpitelli ha aggiunto che “per i tirocini curriculari viene fatto un bando con cui vengono finanziate le aziende che intendono retribuire gli studenti con una cifra che è di 400 euro, complessivamente si tratta di 150mila euro nel 2025. Una modalità che negli anni ha perso un po’ di slancio. Per i voucher di alta formazione, con assegni di studio ai ragazzi che partecipano a master e corsi di perfezionamento di primo e secondo livello, l’importo massimo è di 4mila euro. E la maggior parte dei fondi, 400mila euro per il 2025, è ad appannaggio delle università telematiche. C’è poi l’orientamento per i ragazzi che hanno diritto ai servizi di Ardsu che si sta rivolgendo non solo agli studenti e alle studentesse ma anche alle famiglie. Gli strumenti più utilizzati sono video tematici e pubblicità soprattutto sui social. L’ultimo macro intervento è quello delle borse di studio e dal 2022-23 al 2023-24 c’è stato un aumento importante dei contributi del Fondo sociale europeo che sono passati da 3milioni a 7milioni di euro. Un fondo che può in futuro assolvere alla copertura delle eventuali risorse che mancheranno nel 2027. Ma questa sarà una decisione che prenderà la regione. Le borse di studio finanziate nel 2023-24 con il Fse sono 1.254 e nel 2024-25 saranno 1088. Molte saranno le borse ‘stem’, dedicate alle studentesse che si iscrivono a facoltà scientifiche premiate dagli interventi contenuti nel Pnrr. È stato aumentato infine da 25mila a 27mila l’isee per gli studenti capaci e meritevoli, ampliando così di diverse centinaia la platea dei possibili beneficiari e sono state maggiormente coperte, aggiungendo soldi, le borse di studio per studenti disabili”.

Al termine dell’audizione i vertici dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario hanno spiegato che le nuove misure previste sono stabilite per sempre, e che, esauriti i fondi del Pnnr dovranno essere finanziate in un altro modo. Con soldi statali o soldi regionali. Sui fondi europei destinati ad Ardsu oltre al Fondo sociale europeo sono stati ottenuti, negli ultimi anni, finanziamenti per 3 immobili con il Fondo sviluppo e coesione. Due a destinazione residenziale, la residenza Fascetti a Pisa e quella Tolomei a Siena. La terza struttura è Santa Apollonia a Firenze dove c’è una mensa e che verrà ristrutturata.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana



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