Sicurezza e lavoro nero, irregolari più di 7 imprese su 10


Attualità

di Angelo Vitale





Aumentano In Italia gli accertamenti in materia di salute e sicurezza nelle imprese ma anche le violazioni accertate, con una crescita del lavoro nero accertato che raggiunge il 13% rispetto all’anno scorso. I dati raccolti nel Report relativo al 2024 dall’Ispettorato nazionale del lavoro sulle attività di vigilanza, presentato oggi alla Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza, a cui hanno partecipato i rappresentanti del ministero del Lavoro, i sindacati e i rappresentanti delle associazioni datoriali, fa parlare l’Inl di una necessaria attività di “intelligence”, resasi indispensabile per arrivare a registrare un tasso di irregolarità del 74%, oltre 7 realtà aziendali su 10 in cui sono arrivati quelli che da più parti sono chiamati gli 007 dell’Ispettorato non sono in regola.

Le posizioni dei lavoratori che alla fine hanno fatto emergere violazioni accertate sono state in totale 120.442, circa il 15% in più dell’anno precedente. Ed emerge una una decisa spinta registrata dal lavoro nero: sono stati 19.008 gli irregolari accertati, di cui 1.368 sprovvisti di regolare permesso di soggiorno, in aumento appunto del 13% rispetto al 2023. E ancora, i dati riferiti a fattispecie di interposizioni fittizia di manodopera segnalano un aumento altrettanto rilevante, pari al 17,6%, per un totale di 13.458 violazioni.

Soprattutto, si contano 83.330 violazioni in materia di salute e sicurezza accertate: una crescita pari al 127% in più rispetto al 2023.

Significativo, infine, il notevole incremento (+34%) dei provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, che sono risultate pari a 15.002 (il massimo storico, per l’Ispettorato nazionale del lavoro) a fronte degli 11.174 dell’anno precedente, di cui circa il 37% (5.601) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza, di cui 1.388 in presenza anche di lavoro nero. E i provvedimenti di revoca sono stati 12.521, pari all’83% di quelli adottati, a fronte di 9.903 revoche nel 2023.

Numeri rilevanti, emersi solo dalla soglia delle aziende raggiunte dai controlli. Di sicuro servirebbe più personale, al 31 dicembre dell’anno scorso le ispezioni erano assicurate da sole 4.585 unità: 3.160 ispettori civili dell’Ispettorato dei quali 831 tecnici; 761 ispettori dell’Inps; 182 ispettori dell’Inail; 482 militari dell’Arma dei carabinieri.


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