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“Rischiamo il Far West. Subito la proroga, siamo agli sgoccioli”


Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo torna a sollecitare un rinvio dell’entrata in vigore dell’obbligo di polizze catastrofali, invocando una pronta azione vista l’imminente scadenza, il 31 marzo 2025.

Questo appello viene rilanciato anche a seguito di un partecipato webinar sul tema, promosso dall’Associazione e che ha visto un centinaio di imprenditori collegati. Le aziende, all’unisono, hanno concordato sull’azione che Confartigianato sta portando avanti su più fronti. La proroga, per chiarire tutti gli aspetti, è infatti imprescindibile, perché “senza regole chiare rischiamo il Far West”.

Confartigianato, infatti, ha evidenziato come tale provvedimento rischi di gravare sulle imprese con un costo complessivo di almeno due miliardi di euro, senza offrire certezze su beni assicurabili, coperture dei danni e trasparenza delle offerte assicurative.

Il Presidente territoriale Enzo Mengoni parla di un decreto “che presenta troppi punti oscuri: sono esclusi i danni da precipitazioni intense e non è stata definita una mappa precisa dei territori a rischio, il che porterebbe a una disparità di trattamento tra le diverse zone del Paese, con costi ingiustificati per le imprese. Ci sono poi diversi punti interrogativi per i piccoli imprenditori, per quelli con attrezzature di modesto valore, senza sede fissa o con beni in leasing. Come devono comportarsi?”

Tali dubbi rendono il decreto “inapplicabile” per Confartigianato, con il Presidente Mengoni che presenta un ulteriore elemento critico: “Se un’impresa non sottoscrive la polizza, viene esclusa da qualsiasi contributo, sovvenzione o ristoro in caso di eventi calamitosi. Questo può tradursi anche in difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari garantiti dallo Stato. È una situazione inaccettabile. Bisogna intervenire sulla sicurezza del territorio e risolvere le cause dei danni – prosegue Mengoni -. Serve una strategia che punti sulla messa in sicurezza del territorio e su una vera politica di prevenzione”. Secondo i dati di Confartigianato, tra il 2014 e il 2023 l’Italia ha subito danni per 68,1 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi, posizionandosi seconda in Europa dopo la Germania.

Confartigianato ha chiesto a livello nazionale di riaprire immediatamente il confronto ai tavoli ministeriali dopo che la Camera ha respinto un emendamento che prevedeva un rinvio di sette mesi dell’entrata in vigore del decreto. Tuttavia, il Governo ha convocato per il 31 marzo un incontro con Confartigianato, altre associazioni imprenditoriali e l’Ania (che rappresenta le compagnie di assicurazione), per affrontare le criticità: l’ultimo giorno per rispettare l’obbligo di sottoscrizione.



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