La Cna e la Confartigianato avevano auspicato un rinvio dell’obbligo di dotarsi entro il 31 marzo di polizze assicurative anticatastrofali, e ieri sera il provvedimento è arrivato, proprio sul ‘filo di lana’. La proroga riguarda le piccole e medie imprese che potranno attendere prima di dotarsi di polizza anticatastrofale. Il rinvio deciso dal Consiglio dei Ministri, da quanto si apprende, sarà differenziato a seconda della dimensione delle imprese. Il termine è differito al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro imprese. Rimane invece fermo al primo aprile il termine per le grandi imprese, per le quali non scatteranno però le sanzioni: per ulteriori 90 giorni non si terrà, infatti, conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. Ed era la cosa che preoccupava di più anche nel Piceno dove tante aziende sono ancora alle prese con i finanziamenti post-sisma. D’altronde ad oggi, infatti, l’obbligo in questione presentava una serie di incognite e lacune che necessitavano assolutamente di essere chiarite e colmate e che giustificavano ampiamente la richiesta di una proroga, a cominciare da un’offerta non strutturata delle polizze assicurative fino ad arrivare all’assenza del portale Ivass previsto dalla legge per confrontare le proposte di compagnie diverse. Secondo alcune fonti di informazione oltre il 95% delle aziende, ad oggi, non avevano ancora stipulato la polizza assicurativa. Si trattava quindi di questioni tutt’altro che secondarie che, tenevano in forte apprensione circa 4 milioni di imprese italiane chiamate alla stipula di una polizza di particolare complessità, anche per le stesse compagnie.
Valerio Rosa
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