Simest mette in campo oltre un miliardo di euro in nuovi strumenti pensati per supportare le imprese Made in Italy nel mondo. Il piano, gestito dalla società presieduta da Pasquale Salzano e guidata da Regina Corradini D’Arienzo, si inserisce nel più ampio Piano d’azione per l’export, recentemente presentato dal vicepremier e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Da Simest 1 miliardo per sostenere il Made in Italy
«Questi strumenti, sviluppati sotto la supervisione della Farnesina e in stretta collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, sono stati approvati dal Comitato interministeriale che coinvolge il MEF, il MAECI e il MIMIT», spiega Regina Corradini D’Arienzo, Ceo di Simest. «Il nostro obiettivo è sostenere l’export italiano e accelerare la crescita della presenza del Made in Italy in mercati chiave e ad alto potenziale, con un focus privilegiato sull’America Latina e l’Africa. L’Africa, in particolare, è al centro del Piano Mattei del Governo, ma anche altre aree strategiche sono incluse nel Piano d’azione per l’Export».
Le misure a supporto delle imprese italiane
Il pacchetto di misure si articola in quattro interventi principali, pensati per rispondere alle esigenze delle imprese italiane che vogliono crescere e competere a livello globale:
-
Nuove risorse per il finanziamento delle imprese:
Due nuovi plafond, rispettivamente da 200 e 300 milioni di euro, saranno messi a disposizione per sostenere la competitività delle imprese e delle filiere, comprese quelle che non esportano ma che desiderano investire in America Centrale e Meridionale. Inoltre, questi strumenti supportano anche le aziende che sono già presenti in questi mercati. Simest offrirà anche contributi per ridurre i costi legati alle dilazioni di pagamento per le commesse di esportazione. -
Espansione degli aiuti per l’Africa:
La misura Africa, già parte del Piano Mattei, verrà estesa per includere anche le imprese non esportatrici che vogliono investire nel continente africano. I fondi Simest potranno ora essere utilizzati per incrementare il capitale sociale delle aziende, finanziare società controllate e sostenere le spese per l’assunzione di personale locale, oltre a supportare il rafforzamento patrimoniale delle imprese, anche in Italia. -
Supporto alle imprese energivore:
Per contrastare l’impatto dei crescenti costi energetici, Simest metterà a disposizione fino al 90% del finanziamento per il rafforzamento patrimoniale delle aziende energivore e per l’innovazione dei loro processi produttivi. Il tutto con esenzione dalle garanzie e tassi agevolati (circa lo 0,4%). -
Nuove opportunità nel Fondo 394:
Verranno introdotte due nuove sezioni nel Fondo 394, gestito in convenzione con la Farnesina, con 200 milioni di euro destinati a interventi di equity per sostenere la crescita delle PMI e incentivare gli investimenti in infrastrutture.
Più aziende aumentano la competitività
«Vogliamo espandere notevolmente la rete di imprese partner, estendendo l’operatività degli strumenti anche alle piccole imprese non esportatrici delle filiere produttive» – sottolinea Corradini D’Arienzo. «Ci concentreremo anche sulla formazione, per rispondere alla carenza di manodopera qualificata che molti imprenditori italiani stanno affrontando». «Inoltre, abbiamo messo a punto un pacchetto mirato per le aziende più colpite dall’aumento dei costi energetici, offrendo loro supporto finanziario tempestivo e concreto», ha aggiunto la ceo di Simest. Con questo nuovo pacchetto di misure, Simest punta a rafforzare l’azione del Sistema Italia, in piena collaborazione con le altre agenzie per lo sviluppo, per promuovere una competitività internazionale ancora più forte per il Made in Italy, sotto la guida del Ministero degli Esteri, che ha la delega al commercio internazionale.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link