Trieste – Il Friuli Venezia Giulia si prepara a cogliere una grande opportunità di sviluppo economico con l’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS). Si tratta di un’area con procedure amministrative e fiscali agevolate, destinata a incentivare gli investimenti e la crescita delle imprese locali e internazionali. Il riconoscimento della ZLS per la regione è stato recentemente approvato dal Governo, dopo un iter iniziato nel 2020 e portato avanti con integrazioni successive al Piano di Sviluppo Strategico.
Che cos’è una Zona Logistica Semplificata?
Le Zone Logistiche Semplificate sono aree individuate all’interno delle regioni italiane con porti di rilievo, dove le imprese possono beneficiare di agevolazioni fiscali e burocratiche per favorire nuovi investimenti. L’obiettivo è rafforzare la competitività del territorio, migliorare la logistica e rendere più attrattiva l’area per gli operatori economici.
Nel caso del Friuli Venezia Giulia, la ZLS riguarda 26 Comuni e si estende su una superficie di oltre 1.450 ettari, con epicentri nei tre porti di Trieste, Monfalcone e San Giorgio di Nogaro, oltre alle relative aree di retroporto. Questo permetterà di potenziare il sistema infrastrutturale regionale e di attrarre nuovi insediamenti industriali e logistici.
Le prospettive per il territorio
“Con la ZLS diamo nuove prospettive di crescita alle nostre imprese e rendiamo il nostro territorio ancora più attrattivo per chi vuole investire”, ha dichiarato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sottolineando il valore strategico dell’iniziativa. Secondo l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, il principale vantaggio della ZLS sarà la possibilità di accedere a incentivi e semplificazioni burocratiche, con un impatto positivo su tutta la catena logistica regionale.
Anche l’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha evidenziato come la ZLS garantirà procedure semplificate e agevolazioni fiscali per le imprese che operano nelle aree designate, favorendo così la competitività della regione. Tra i benefici previsti, spicca la possibilità di usufruire di un credito d’imposta sugli investimenti e l’eventuale istituzione di corridoi doganali per velocizzare le operazioni commerciali.
Il ruolo di Gorizia e delle aree di retroporto
Un’attenzione particolare è rivolta alla provincia di Gorizia, che beneficerà della ZLS con oltre 390 ettari distribuiti tra i Comuni di Gorizia, Mossa, Ronchi dei Legionari e Staranzano. In queste aree, la semplificazione amministrativa e gli incentivi economici potrebbero rappresentare un’opportunità concreta per le imprese locali, in particolare nei settori della logistica del freddo e dell’agroalimentare.
Secondo il consigliere regionale Diego Bernardis, la ZLS rappresenta un’occasione per rafforzare il ruolo strategico della provincia, sfruttando le sinergie con la Slovenia e l’Europa orientale. In particolare, Gorizia potrà contare sul potenziamento dell’interporto, mentre l’aeroporto di Ronchi dei Legionari e il porto di Monfalcone potranno attrarre nuovi investimenti grazie alla loro posizione chiave nei trasporti.
Opportunità da cogliere
L’approvazione della ZLS è stata accolta con soddisfazione da diversi esponenti politici e istituzionali, anche da chi in passato aveva sostenuto il progetto. La consigliera regionale Laura Fasiolo (PD) ha ricordato che il percorso per l’istituzione di una zona logistica semplificata in Friuli Venezia Giulia era stato avviato già nella precedente amministrazione regionale e ha sottolineato l’importanza di tradurre questo strumento in risultati concreti per le imprese.
Ora la sfida principale sarà quella di rendere operativa la ZLS nel più breve tempo possibile, creando le condizioni per attrarre investimenti e potenziare le infrastrutture locali. Le aspettative sono alte, così come le potenzialità offerte da questo nuovo strumento di sviluppo economico per il Friuli Venezia Giulia.
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