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Riduzione della disoccupazione: dati chiave e misure dell’UE spiegati | Tematiche


Combattere la disoccupazione di lungo periodo

La disoccupazione di lungo periodo (cioè la situazione in cui si trova una persona che non lavora da più di 12 mesi) è una delle principali cause della povertà. Si tratta di un fenomeno ancora molto presente in Europa. Il tasso di disoccupazione di lunga durata nell’UE è diminuito negli ultimi anni, passando dal 5,4% nel 2014 al 2,1% nel 2023.

Per integrare meglio chi è disoccupato da tempo nel mercato del lavoro, gli stati membri hanno adottato alcune raccomandazioni: incoraggiare la registrazione presso un servizio di ricerca del lavoro, identificare i bisogni specifici individuali per stabilire un piano su misura di ritorno al lavoro.

Questo programma dovrebbe essere disponibile per tutti coloro che sono disoccupati da più di 18 mesi.

Lunghe assenze dal lavoro per problemi di salute o incidenti spesso conducono all’esclusione dal mondo del lavoro. Per far sì che i lavoratori con problemi cronici di salute o reduci da incidenti possano continuare a lavorare, il Parlamento europeo ha proposto nel 2018 misure per rendere i posti di lavoro più aperti grazie a programmi di formazione, condizioni di lavoro flessibili e un accompagnamento specifico per lavoratori vulnerabili.

Miglioramento delle competenze, mantenimento del posto di lavoro e transizione di carriera

Promuovendo e migliorando l’acquisizione di competenze, rendendo le qualifiche più comparabili tra i Paesi e fornendo informazioni sulla domanda di competenze e di lavoro, l’UE aiuta le persone a trovare posti di lavoro di qualità.

La Nuova agenda per le competenze per l’Europa, lanciata nel 2016, comprende 10 misure per mettere a disposizione delle persone la giusta formazione e il giusto supporto e per rivedere una serie di strumenti esistenti, come il formato del CV europeo (Europass).

In risposta alle crisi e alle recessioni economiche, l’UE ha sottolineato l’importanza dei programmi per la tutela dei posti di lavoro. Ha inoltre istituito il Fondo per la transizione giusta per sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e affrontare le sfide legate a questo processo.

Nel marzo 2025, il Parlamento ha chiesto una migliore protezione dei diritti dei lavoratori quando un’azienda o un’organizzazione è in fase di ristrutturazione. I lavoratori dovrebbero essere adeguatamente informati sui processi di ristrutturazione e dovrebbero ricevere assistenza per aiutarli a passare a un nuovo lavoro.

Sostenere i gruppi vulnerabili e promuovere l’uguaglianza

Per mantenere e reintegrare i lavoratori con problemi di salute sul posto di lavoro, nel 2018 il Parlamento europeo ha incoraggiato una serie di misure su cui gli Stati membri devono lavorare, come ad esempio:

  • rendere i luoghi di lavoro più adattabili attraverso programmi di sviluppo delle competenze,
  • garantire condizioni di lavoro flessibili
  • fornire supporto ai lavoratori (compreso il coaching e l’assistenza per la salute mentale)

Nel gennaio 2025, il tasso di disoccupazione femminile era del 6,0% nell’UE , leggermente superiore al tasso di disoccupazione maschile (5,6%).

L’UE si sta impegnando per garantire le pari opportunità tra uomini e donne e per aumentare il tasso di occupazione femminile. 2019 sono state adottate nuove norme a livello europeo sui congedi per motivi familiari e di assistenza e condizioni di lavoro più adattabili.



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